giovedì 28 agosto 2014

Ny Ministay + Arrivo in USA

Pensavo sinceramente l'anno scorso, leggendo i blog degli altri exchange students, che avrei condiviso molto i momenti pre partenza e l'arrivo in famiglia. In realtà poi quando ci sei dentro vuoi così tanto viverti la cosa e metterci tutte le energie che tempo di farlo non ce n'è.

Il 20 pomeriggio verso le 5 sono partita per Roma. L'ultimo saluto al mio ragazzo è stato il più triste e forse il più difficile insieme a quello dei miei nonni. Ho pianto e lo sapevo che sarebbe stato difficile. Ma l'importante è essere forti.

Il viaggio per Roma è stato abbastanza tranquillo e veloce. Dopo esserci sistemati in hotel siamo andati a fare una cenetta di pesce tutti e 4 insieme (io, mia madre, mio padre e mia sorella) a Fiumicino anche se io mi sentivo piuttosto strana e fragile. A ripensarci, non so perchè, ma mi viene da sorridere un sacco. In hotel mi sono addormentata abbastanza facilmente e a differenza di quanto ho sentito dagli altri exchange students, io ho dormito! Quello è stato il momento in cui mi sono sentita più pronta e lo stesso vale la mattina dopo appena sveglia: ancora non realizzavo che stavo per lasciare tutto.

Alle 4.30 mi sono ritrovata in aeroporto con gli altri weppini che andavano a New York e dopo la consegna della bustina arancione (con raccomandazioni, biglietti, assicurazione, ecc), il check in (valigie perfette alè alè alè) e colazione con i rispettivi genitori, anche qui c'è stato l'ennesimo saluto. Sì, questa volta davvero doloroso e davvero l'ultimo! Ma come ho guardato i miei scomparire dietro il metal detector, mi sono girata (un po' di lacrime addosso) ho preso un gran respiro e mi sono detta: 'da qui inizia tutto. Sei sola ma sarà bello. Tu puoi farcela'
E mi sono diretta con un sorriso verso il mio gate.




Il viaggio verso New York è stato abbastanza lungo, ma mi sentivo finalmente bene e finalmente sentivo il valore dell'esperienza che sto vivendo. I 3 giorni sono volati, tra chiacchiere, foto, dollari, Top Of The Rock, Ground Zero and stuff.
Non sto qui a raccontare tutto in dettaglio altrimenti mi prolungherei troppo. Vi basti sapere che è stato fantastico e mi sono sentita al settimo cielo la maggior parte del tempo, il che è una gran conquista.



Il 24 alle 3 di notte i primi gruppi sono iniziati a partire per l'aeroporto di Newark. Io e Alice per fortuna avevamo il volo per Minneapolis all'1.35 quindi abbiamo dormito un bel po' (anche se svegliarsi in camera sola nel silenzio perchè le mie due compagne erano partite, e trovare un dolcissimo biglietto di buon viaggio e buona vita sul comodino mi ha fatto venire un po' il panico).
L'aereo era piuttosto claustrofobico: 2 file di 2 sedili, una sola hostess, il soffitto alto 1,70m neanche..
Io e Alice non riuscivamo a contenerci dalla gioia e la paura di incontrare le nostre famiglie e soprattutto all'atterraggio abbiamo fatto un gran casino.

Ma alla fine eccola lì: la mia host mum stra sorridente con un cartellone di benvenuto in mano. E poi l'emozione, i palloncini e i regali per me in camera, una nuova vita, tutto che cominciava lentamente a prendere forma, in bene e in male.






















E quindi here we are. La sera del 27 Agosto. Sono 3 giorni che sono qui, ma, non so perchè, sembra un vita. Sarà che le giornate estive sono ancora abbastanza lunghe e logicamente non avendo ancora amici sono meno piene di quelle italiane.
Il primo giorno sono andata a comprare da target tutto il necessario per l'igiene personale e poi a scuola a scegliere le materie (anche se poi ieri ho fatto qualche aggiustamento).
Per il primo semestre: US History, Journalism 1, Precalculus, Fashion Marketing, Child Development, Physics. 
Per il secondo semestre: US History, Elements of literature, Precalculus, House and Interior Design, Macro economics. 
All'inizio avevo preso anche cose ancora più inutili, tipo fotografia, ma poi mi sono sentita pretty bad per non studiare praticamente per un anno e ho fatto dei cambiamenti. Anyway alcune cose potrebbero ancora cambiare lol.



Il secondo giorno io, la mia host mum e l'altro exchange egiziano siamo andati al Minnesota State Fair, un grandissimo evento con migliaia e migliaia di persone, vicino casa nostra, davvero indescrivibile. C'erano montagne russe di ogni tipo, funivie, km di roba da mangiare e banchetti, zoo, mostre, negozi, giochi e così via. Mi sono divertita parecchio e mi è sembrato talmente americano che non smettevo di sorridere.



Per quanto riguarda ieri, appena svegli abbiamo fatto una mega pulizia di tutta casa, praticamente tutta la mattinata e poi siamo andati a prendere l'host dad e l'host sister in aeroporto che tornavano dall'Austria (erano andati a visitare la loro vecchia exchange). Incontrarli è stato molto bello e da quando è arrivata la sorella ho qualcosa in più da fare. La sera infatti abbiamo fatto un barbecue nel loro giardino (che è bellissimo) e dopo cena abbiamo giocato a vari giochi da tavola nel basement e poi abbiamo suonato la chitarra e cantato fino a tardi. Mi sono sentita così a casa in quel momento.

Oggi è stato una giornata un po' vuota, non sapevamo in realtà cosa fare ma c'era un bel sole, quindi mi sono stesa sull'amaca in giardino e ho letto il mio libro e dormito un po'. Con l'egiziano ho giocato a battaglia navale e a un altro gioco da tavola e poi un po' di chiacchiere con la family. Quando la mia hsister è tornata dalla theatre class abbiamo cucinato la cena insieme e poi mi ha fatto le unghie mentre guardavano un film. So happy!

Parlando giusto un po' di bad sides: sì, ci sono ed è normale. Ho avuto due crisi di pianto da quando sono arrivata qui: il primo giorno e stamattina. E' la fase di adattamento e mi devo solo ripetere stay strong all the time, perchè quando inizierà la scuola che mi terrà impegnata da morire, le cose andranno molto meglio. Anche perchè farò sport, attività varie, compiti a casa e inizierò a farmi degli amici. Tempo per piangere non ce ne sarà. Però si sa, è normale, ho 16 anni e mi trovo da sola dall'altra parte del mondo. Ho lasciato in Italia una marea di cose belle e se non mi mancassero non sarei normale. Man mano riempirò il vuoto con qualcosa di bello finchè non mi potrò davvero definire a casa qui.
E' succederà. E' solo questione di tempo.





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