mercoledì 1 ottobre 2014

Homecoming week


''Homecoming is an annual tradition of the United States to welcome back alumni and former residents. It is built around a central event, such as a banquet and, most often, a game of American football, or, on occasion, basketballice hockey or soccer. The activities vary widely; however, they usually consist of a football game played on a school's home football field, activities for students and alumni, a parade featuring the school's marching band and sports teams, and the coronation of a Homecoming Queen (and at many schools, a Homecoming King). A dance commonly follows the game.''

Eccoci qui all'inizio di una nuova avventura americana: l'Homecoming week.
Ho cercato di copy and paste da wikipedia la descrizione migliore che potessi trovare di questa cosa che a noi italiani sembra così strana, ma vi farò una sintesi anche io:
l'Homecoming week è una settimana di eventi organizzata per dare il bentornati agli alunni a scuola. Si organizzano una serie di giochi, partite, feste, spettacoli dal Lunedì al Sabato. Ogni giorno c'è un tema da seguire per quanto riguarda l'abbigliamento, il che significa che potrebbe capitare di andare a scuola in pigiama, vestiti da qualche personaggio dei cartoni o con cose di un colore specifico per esempio. I corridoi vengono decorati a tema da attività o sport della scuola e alla fine viene eletto un vincitore. 
A proposito di elezioni, si eleggono anche una regina e un re dell'anno (con una vera incoronazione lol).
La conclusione della settimana è al primo ballo scolastico dell'anno, semi formale (abito corto da cocktail) chiamato Homecoming Dance. 










Pubblicità a scuola del ballo

Un corridoio
Un altro corridoio
Programma della mia settimana e il mio armadietto decorato dalle cheerleader più piccole
Denim day
Lunedì 22 il tema era denim. In Italia avrei avuto un fiocco per capelli, pantaloni, camicia, giacca e scarpe tutto di jeans. Qui ovviamente non ho neanche 1/8 del mio armadio, quindi mi sono dovuta limitare a quello che mi sono portata: jeans e giacca di jeans.
In realtà avevo molto paura che fossi l'unica a vestirsi come una cretina per l'intera giornata, e in effetti non c'erano così tante persone che avevano seguito il tema.. però pazienza, è una cosa che a me non capiterà più quindi ho voluto sfruttare l'occasione e farmi due risate.




Active wear day

Per martedì tute/vestiti da sport. L'unica tuta che ho qui è quella che uso per cheerleading, cioè short e top e non mi sembrava il caso con 15° andare in giro così. Me la sono cavata con un pantaloncino estivo, una delle t-shirt di cheerleading e un golfino a caso sopra. Ho scritto a mia madre prima di uscire dicendole quanto ero vestita male e un po' alla cavolo come una vera americana e entrambe abbiamo concordato che tutte le cose messe insieme non c'azzeccavano nulla. Arrivata a scuola invece come sempre un sacco di complimenti.. Bah, gusti americani!
Il pomeriggio mi sono affacciata con delle amiche
un attimo alla partita di kickball professori contro alunni, ma tirava vento, non c'era tanta gente, non capivo le regole e dovevo studiare (sono tragica lo so) quindi ho preso il bus e sono tornata a casa.
Eighties day

Mercoledì un tema divertentissimo se solo avessi avuto i miei vestiti italiani! Di nuovo ho fatto quello che potevo, ma arrivata a scuola ho visto veramente di tutto! Un sacco di ragazze sono state bravissime non solo nei vestiti ma anche in trucco e capelli!
Il pomeriggio c'era la gara di divoramento torte (non trovo una traduzione migliore in italiano, ed ecco che iniziano ad arrivare i problemi di dislessia) ma me la sono persa non mi ricordo per quale motivo. Credo stessi facendo una chiamata skype per salutare qualcuno e quando sono tornata in ingresso la gente stava ormai andando via.

Farmer day

Per il farmer day credo veramente di essere stata una delle poche ad aver seguito il tema, infatti neanche i prof che erano stati i più rigorosi e divertenti a vestirsi durante la settimana quel giorno lo avevano rispettato. C'è stato un cambio all'ultimo momento mercoledì sera secondo cui tutti i senior avrebbero dovuto vestirsi di nero, ma non so come e quando è stato annunciato e io non ho saputo niente. Tanto alla fine come ero vestita (al posto dei calzini da casa ovviamente avevo gli stivali) non era più di tanto da contadino, quindi ho fatto finta di essere vestita normale lol.



Venerdì è stata una giornata super impegnativa per noi cheerleader. Innanzitutto c'è stata la Pepfest, una specie di assemblea di istituto, in cui noi dovevamo fare due esibizioni diverse. Il tema della giornata era Mounds View Pride, cioè in sostanza spirito scolastico. Io ho semplicemente messo una maglietta della squadra di cheerleading (diversa da quella di martedì) ma non ho avuto davvero tempo per fare una foto per quanto ero concentrata su tutto quello che mi aspettava quella giornata.

L'orario scolastico solo per venerdì era diverso, più breve e con un diverso ordine di materie, per lasciare spazio all'ultima ora alla Pepfest. Ora, sappiamo tutti come funzionano le assemble di istituto italiane: si va lì solo per perdere un paio di ore di lezione, ognuno fa quello che vuole e fa finta di ascoltare per poi andare a casa a continuare il relax senza compiti. 
Sono rimasta sconvolta da quello che ho trovato qui: cori da stadio, balli, talent show, gente che suonava il piano con un compagno che cantava (benissimo!), concerto della banda, sfilata dei capi della scuola (in cui sono stata messa anche io solo per essere una cheerleader del '97), lancio di torte in faccia al preside che rideva (!!), elezione di re e regina della scuola, e poi ovviamente le nostre due esibizioni. 
La prima esibizione si chiamava guy girl dance. Ogni ragazza la settimana prima aveva invitato un ragazzo della scuola della stessa età per questo ballo. Io ho invitato Mario non avendo ancora amici maschi con abbastanza confidenza. Abbiamo provato un paio di volte per insegnare a tutti i maschi la coreografia e poi ci siamo esibiti appunto venerdì. Il risultato è stata una cosa esilarante, inutile dire come ballavano i ragazzi! Era un po' che non ridevo così ahah
Non ho un video purtroppo, ma per farvi un'idea questa è la stessa cosa fatta un paio di anni fa a scuola nostra, anche se la coreografia è diversa:

                           

Dopo la pepfest siamo letteralmente corse in una scuola elementare per la loro pepfest dove ci siamo esibite di nuovo. La palestra era minuscola e per fare la nostra routine ci serve almeno il doppio dello spazio, per questo non è venuta molto bene, anzi piuttosto confusionaria e schiacciata. Per fortuna i bambini non hanno capito niente, anzi hanno esultato per due ore per il solo fatto che fossimo lì. <3

Finalmente a casa ho tentato l'impresa di allisciarmi i capelli perchè la coach voleva che per l'ultima performance (tra l'altro la più importante dell'anno) di quella sera fossimo tutte perfettamente uguali e quindi i miei capelli ricci non erano accettabili (?!). Dopo un'ora un mezzo risultato l'avevo ottenuto, poi a scuola mi sono fatta aiutare un po' con la piastra per gli ultimi ritocchi. Mai avuti capelli così lisci in vita mia! Un'emozione guardarmi allo specchio!

Arrivata l'ora dello spettacolo eravamo tutte agitatissime. L'homecoming football game è una tradizione per ogni scuola, dove tutto deve essere perfetto mentre centinaia e centinaia di persone solo lì a guardare. Io mi sono fatta un sacco di coraggio, stretto i pugni, bevuto acqua, respirato a fondo e convincendomi di essere solo a ballare. Altra gente ha preferito urlare tutto il tempo fino a rompermi le scatole a sufficienza, ma vabbè sono scelte e modi di affrontare le cose diversi.

Alla fine tutto è andato benissimo, per la prima volta non ho sbagliato niente e per la prima volta ho pianto per l'emozione mentre ballavo. Vedere la tua coach da lontano esultare quando il pezzo più difficile della routine è riuscito e contemporaneamente sentire i fuochi d'artificio scoppiare a sorpresa nel cielo solo per te, beh.. è stata davvero una scarica di gioia.
Dicono che quando balli senti i fuochi d'artificio dentro. Grazie a chi nel cielo quella sera ce li ha messi davvero.

         
Se mi riuscite ad individuare e a seguire all'inizio della coreografia sono in prima fila la prima a sinistra partendo dal centro. 

Post performance- Partita di football

Dopo tutta questa gioia, l'homecoming dance di Sabato  non ha fatto altro che aumentare la felicità della settimana e chiuderla in bellezza.
Alle 3.25 è passata Maya a prendermi e siamo andate a prepararci a casa di Claire e poi a casa di Radhika. Dopo un tea caldo che mi ha fatto sudare troppo e dopo aver truccato mezza Shoreview siamo andati al lago a fare le foto molto di fretta, dato che avevamo la cena prenotata per le 6.45.
Claire
Radhika, Maya, Ruth, io e Bailie
A cena è stato fighissimo perchè vedevi nel nostro ristorante o davanti ai ristornati della zona tutti questi ragazzi vestiti elegantissimi mentre le persone 'normali' si guardavano intorno come a dire ma da dove escono! Mi piace tantissimo questa cosa degli americani che le coppie per il ballo si vestono abbinate.. volevo farlo anche io ma nessuno mi ha asked per il ballo, purtroppo. 

Entrata del ballo
Alla fine con le mie amiche è andata benissimo, all the single ladies, e anche la serata post festa al bowling è stata divertente. Le foto con un ragazzo abbinato a me spero di beccarmele per il prom. Almeno per Maggio un amico maschio che mi voglia invitare ce l'avrò (?). 
Parte delle decorazioni del nostro corridoio
ID scolastico
Il mio armadietto alla fine della settimana
First FroYo ever! So good!

Getting prepared

Domani è primo ottobre. Il tempo un po' sta volando un po' no, dipende dai momenti. Sicuramente uno dei mesi più duri però è passato: Settembre. E' iniziata la scuola, ho dovuto cercare amici, farmi avanti, fare la faccia tosta, capire in inglese, studiare in una lingua che non è la mia, piangere, rialzarmi, divertirmi, fare provini, ballare, impazzire, vivere.
Sento di essere già cresciuta parecchio e non si parla della lingua, no. Si parla di me. Sono già più matura e lo so che molte cose come le affronto ora non le avrei vissute con lo stesso spirito anche solo due mesi fa. Ed è per questo che sono qui: per far vedere al mondo quanto valgo e per prendere dal mondo tutto quello che di bello mi sa dare e insegnare.
La vita.





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