sabato 11 ottobre 2014

Taking chances

You don't know about my past and I don't have a future figured out. And maybe this is goin' too fast. And maybe it's not meant to last.. But what do you say to takin' chances? What do you say to jumpin' off the edge? Never knowin' if there's solid ground below or a hand to hold or hell to pay. What do you say? What do you say?

E' iniziato un nuovo mese, Ottobre, con tantissimi programmi e cose bellissime nel sacco. L'autunno, le foglie arancioni che si specchiano nelle centinaia di laghi intorno a casa mia, un ultimo spettacolo da cheerleader, qualche cammino che possibilmente si aprirà, il mio compleanno e tante altre meraviglie.

Il mio diario di scuola mi suggerisce 5 parole per questo mese: imagination, self-discipline, accountability, self-respect e optimism. Cerco sempre di farmi ispirare da questi input lasciati lì apposta per farti pensare, agire, capire. Questo mese punterò soprattutto all'imagination, perchè l'ottimismo bene o male già me lo sono costruita e me lo porto dietro giorno dopo giorno e mattina dopo mattina, quando mi concedo 5 minuti davanti allo specchio per dirmi tutte le cose positive che ho qui.

Ottobre si è aperto con una classica giornata di scuola: sveglia alle 5.30, mezz'ora di autobus, 6 ore di scuola, due ore di cheerleading, cena e tanti compiti (giovedì avevo compito di matematica, presentazione di fashion marketing e quiz di tedesco).

Il bello come al solito arriva nel weekend. Venerdì appena uscita da scuola sono andata con Lizzy e Ruth (nel suo van stranissimo che sembra un limousine) da FroYo. L'amore puro quel posto, non c'è altro da dire. Gelato/yogurt con il mondo dentro che si paga a peso: pezzi di kik kat, granella di cocco, cannella, cioccolatini, frutta, cereali e una marea di altre cose.
Alle 3.30 mi hanno riaccompagnata a casa perchè dovevo andare al cinema con Erin, Katrina e Sam a vedere the maze runner. Uno spettacolo. Mi sembra una copiata incredibile di Divergent e degli Hunger Games, ma mi è piaciuto un sacco (ps quando esce in italia lo dovete guardare) e poi quando si cena con i pop corn ogni film è bello!

Sabato con tutta la famiglia siamo andati in Wisconsin, che è a solo un'oretta di macchina da casa. Fa già freddo da cappello, sciarpa e guanti, ma sono riuscita a non lamentarmi neanche un secondo, oh yeah. Abbiamo visitato un giardino stranissimo pieno di statue stranissime, dove potevi salire e fare quello che volevi, poi fermata in un negozietto del post per un po' di cookies e un apple pie da morirci appresso, e una lunga passeggiata lungo le Saint Crox Falls con tuuutti alberi autunnali.

Host sister, me, host mum

Domenica come al solito la passo a fare i compiti, skype con la mia famigla, pulizie varie e un'oretta in chiesa. La svolta è stata fare gli ultimi ritocchi al video che ogni anno faccio per raccontare in sintesi cosa ho fatto l'estate. Per montare un video del genere ci metto settimane, ma quest'anno ho proprio esagerato sforando al 6 Ottobre! In ogni caso ho fatto del mio meglio to get it done as soon as possible. Se lo volete guardare: https://vimeo.com/108083080
Gli ultimi minuti sono le scene di quando sono partita dall'Italia per venire qui e del ministay a New York della Wep. Non sono riuscita ad evitare di rendere il tutto molto triste, ma d'altronde così è stata e non volevo rappresentare le cose come in realtà non sono. Enjoy!

Parlando di lunedì, il lunedì è sempre una tragedia: mi sembra quasi surreale dire domani mi sveglio alle 5.30, quando in italia se mi alzavo alle 7.45 era anche troppo presto.. Poi qui il weekend dura 3 giorni il che sì è bellissimo, ma perdi in continuazione la routine, un po' quando torni dalle vacanze di natale dai. Se poi hai 6 ore di scuola, 1 grado fuori quando ti svegli, 2 ore di allenamenti di cheerleading e un articolo di giornalismo da consegnare, mi sparo volentieri <3

Con giornalismo abbiamo fatto una mini gita martedì. Eravamo solo una decina di ragazzi e siamo andati all'università di Minneapolis per una conferenza dove c'erano un sacco di lezioni diverse (sul tema giornalismo ovviamente) che potevi scegliere di seguire. Prima ora abbiamo seguito una lezione su come gestire un giornale sui social networks e seconda ora le etiche della fotografia giornalistica. A quel punto io e Katrina eravamo già stufe e siamo andate a pranzare e poi da starbucks fino all'1 quando abbiamo ripreso l'autobus. 

Mercoledì c'è stata l'eclissi di luna, ed ero emozionatissima. Credo sempre sia una cosa pazzesca quando succedono questo tipo di cose, mi sembra che il mondo stia facendo la sua magia e che noi possiamo guardarla perchè è proprio lì, nel cielo. A tutto il resto della popolazione delle Twin Cities non interessava però a quanto pare, dato che sull'autobus dormivano tutti mentre io facevo un servizio fotografico impazzendo con il flash dell'iphone. 

Giovedì mattina appena arrivata a scuola mi sono buttata per terra davanti al mio armadietto, come ogni giorno, ho acceso Skype e mi sono fatta una chiacchierata con i miei nonni aspettando che iniziasse la prima classe. Non ci avevo ancora parlato da quando sono partita, ed ero tanto preoccupata da come stessero, se gli manco, come procede e cosa pensano. Parlarci decisamente mi ha sollevata. Vedere con i miei occhi che erano sempre lì, nel solito salotto, a guardare la tv, a fare le stesse battute ormai da 10 anni, a sorridermi e dirmi che non vedono l'ora che torno, fa davvero tanto bene. Al cuore. 

Ma c'è una cosa che ieri mi ha fatto ancora più bene al cuore: una sorpresa che ho trovato tornando a casa. Un pacco grande grande davanti alla porta, con il mio nome sopra, che arrivava dall'Italia. 
Mi è sembrato come se un pezzo di famiglia mi fosse venuto a trovare, come se tutti mi fossero più vicini, sapendo che tutto quello che avrei trovato dentro veniva da loro, dalle loro mani, dal loro cuore. Mi hanno pensata, hanno fatto tutto questo per me ed è meraviglioso! Non solo tutto l'inaspettato cibo che ho trovato lì dentro (ricotte, stracchini, mozzarelle, formaggi, parmigiano, torta per il mio compleanno! anche se è tra 20 giorni) e i vestiti invernali che avevo dovuto lasciare a a casa, ma le lettere che mi hanno scritto e mi hanno fatta piangere così tanto e i regali per il mio compleanno sono stati un'emozione fortissima. Mi hanno riportato una sciarpa di seta dalla cina, un cavalletto estensibile per i selfie oh yeah, e la cosa più bella del mondo. Più inaspettata. Incredibile. 

C'era questa busta bianca rimasta lì nel pacco e sentivo che c'era qualcosa di speciale dentro, ma in un certo senso avevo l'ansia di aprirla. Il mio regalo di compleanno.. sarei rimasta delusa? sarà troppo? sarà bello? Troppe domande, come sempre. Livia e i film mentali da oscar
C'è una borsa che voglio da quando un paio di anni fa la vidi a Roma in via Condotti. Un bauletto di Gucci, che ovviamente mia mamma mi aveva fatto notare che era inappropriato per una ragazza della mia età, ed io lo sapevo. Sono andata avanti per un sacco di tempo con la convinzione che l'avrei chiesto per i miei 18 anni, quando finalmente i regali grandi si possono fare. 
E invece apro la busta ed era lì e ommioddio quanto ho pianto neanche lo so. Davvero non respiravo. Perché era la cosa più inaspettata del mondo e io so che mamma sente tanto la mia mancanza, ma non immaginavo così tanto da trattarmi come la sua super principessa a migliaia di kilometri di distanza. Non vedo l'ora di riabbracciarla. Per questo e per tutto il resto che ha fatto per me. Per tutto. 

In tutto ciò siamo arrivati ad oggi. Oggi niente scuola perchè tutti i teachers erano impegnati in qualcosa di burocratico che non ho ben capito, quindi ho potuto dormire un po' più a lungo. A mezzogiorno io e mia sorella siamo andate da Katrina ad aiutarla a preparare un paio di torte per un picnic che abbiamo organizzato con vari amici. Ci siamo incontrati tutti alle 2 al parco e siamo stati un paio d'ore ad ascoltare musica, giocare a tennis, calcio e nascondino (16 anni e non sentirli) e poi quando era troppo freddo siamo andati a casa di Sab a guardare un film in 10 sullo stesso divano. Odio i fim horror, ma nessuno capisce il disagio di una persona che ha paura e che sa che guardandone uno passerà la notte in bianco. Quindi mi sono stesa, chiuso gli occhi, cercato di non concentrarmi troppo sui suoni inquietanti del film e dopo un po' mi sono addormentata fino a quando l'host mum ci è venute a prendere.

Tra un'oretta ho l'ultimo spettacolo di cheerleading. Sono qui che cerco di scrivere il più veloce possibile mentre penso a cosa posso prepararmi per cena e cosa manca da mettere nella borsa. Sono fiera dei miei pon pon che ho stretto fortissimo mentre ballavo, della mia divisa che mi ha portata a fare qualcosa di nuovo, e di tutto quello che ho fatto da quando sono arrivata nella mia squadra. E' strano che qualcosa stia già per finire. Voglio dire, non mi sento ancora come se questa sia la mia vita. Sento che sto ancora vivendo la mia vita italiana in qualche modo. Non riesco a separarle. Essere qui mi sembra come una breve vacanza che si fa all'estero prima di rientrare, e poi sai che quando qualcosa finisce (scuola/visite/sport/whatever) si torna a casa. E invece no. Cheerleading finisce qui, ma il mio cammino è ancora lungo. Io vivo qui. Prima o poi lo realizzerò. 







2 commenti:

Mareva ha detto...

Il video è meraviglioso. Sei davvero brava! :)

Livia Masci Berghella ha detto...

Grazie mille! :)

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