domenica 14 dicembre 2014

Di countdowns e fotografie

+186 giorni dall'inizio dell'estate 2014
+115 giorni da quando ho lasciato l'Italia
-44 giorni a quando rivedrò mamma
-174 giorni a quando lascerò l'America
-220 giorni al concerto di Jovanotti 
''Per quanto tempo è per sempre?'' ''A volte, neanche un secondo.''

La settimana è cominciata di 8 Dicembre. Mancavano 23 giorni alla fine dell'anno, ed era l'Immacolata. Sarei dovuta essere a casa a Sulmona a fare l'albero di Natale e giocare con le collane d'oro come fossero serpenti. Avrei dovuto fare il presepe, che è sempre stato il mio compito.
Senza di me, nessuno lo ha fatto.

E invece sono qui. Un Natale un po' diverso, ma questo non significa che non sia bello. 'Not good, not bad: just different', come ci diceva la WEP prima di partire.

L'8 Dicembre in America non si festeggia niente. Ci si sveglia e si va a scuola come un normalissimo giorno. Abbiamo avuto un carbo load di ginnastica artistica, che è una serata in cui, dopo l'allenamento, si cena tutte insieme e si mangiano principalmente carboidrati, in modo da fare scorta in vista di un evento importante e faticoso. In questo caso, la gara di Martedì.

Non ho gareggiato, ed è la seconda volta che decido di non farlo, perchè il mio livello è ancora troppo basso e non voglio abbassare il punteggio della squadra intera solo per colpa del mio. In ogni caso sto migliorando, quindi spero di partecipare molto presto. E la gara è andata benissimo e ci siamo riportate a casa due belle vittorie sia in varsity che junior varsity.

Mercoledì ho cominciato il twelve days of Christmas con Katrina 1 e 2, Ana, Sab, Jack, Nika, e Monica. Ad ognuno è stato assegnato in segreto (abbiamo pescato biglietti) un'altra persona, e per 12 giorni (fino alle vacanze di Natale cioè) dobbiamo mettergli nell'armadietto un piccolo regalo. Alla fine faremo una festa in cui ci daremo i regali finali, cioè quelli più grandi.
E' stupendo perchè mi da un motivo per andare a scuola, con la curiosità di aprire il mio armadietto e vedere cosa ci trovo dentro quel giorno. Da un gingerbread cookie, a della calze calde calde, il mio secret santa fino ad ora è stato adorabile.

Venerdì con la classe di Fashion Marketing siamo andati in gita al Mall of America. Per chi non mi seguisse da un po', è uno dei centri commerciali più grandi degli Stati Uniti, e si trova a una 20ina di minuti da casa mia. Abbiamo avuto una riunione nel reparto marketing, per la maggior parte noiosa e inutile purtroppo, e poi 2 ore di tempo libero per fare shopping.
Solo in America.

Timur
Ironia della sorte, torno dal Mall e vado ad allenamento. Casa, doccia, e poi di nuovo al Mall con l'host family! Stancante, ma ne è valsa la pena tornarci perchè ho comprato gran parte dei regali di Natale per loro. Io, per me però, ancora non mi compro niente. Tirchia.

Al Mall siamo andati noi 4 con Timur, un exchange student da un paese impronunciabile che ho conosciuto in chiesa a Settembre. Timur è una di quelle persone strasolari, divertenti e senza peli sulla lingua. Può essere terribile se vuole, un po' come me, ma il resto del tempo è la persona perfetta con cui passare un weekend. Infatti è tornato anche Sabato mattina, alle 10 quando io stavo ancora dormendo.. ehm..

Makeup by Timur

Il programma era film e perdita di tempo fino ad ora di pranzo, e poi avremmo organizzato un photoshoot indoor e outdoor. Lui è un makeup artist di lavoro nel suo stato impronunciabile, io fotografa di hobby. Entrambi amiamo la moda e i fashion blogger. Il mix perfetto.

I risultati sono mitici. Non ho mai indossato così tanto trucco, e non mi sono mai piaciuta con troppo trucco, ma lui ha fatto un lavoro STUPENDO. Le mie foto le devo ancora lavorare su photoshop, ma le sue e quelle della mia sorella ospitante mi piacciono da morire.

Così si è conclusa un'altra settimana. 5 giorni di scuola alle vacanze di Natale.
E non vedo l'ora, se solo tutte le canzoni di Natale che esistono al mondo non cantassero ''i'll be home for Christmas''..

Livia

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