Riprendiamo dal 20 Febbraio, inizio di un bellissimo weekend. Dopo scuola ho preso il bus e sono andata a casa di Kat dove ho lavorato sul nostro progetto di fisica e sono rimasta a dormire con lei e Sab. Abbiamo guardato due bellissimi film: ''endless love'' e ''love, Rosie'' che vi consiglio un po' a tutti. E a ripensarci penso che questo mio umore sognante e vagante, derivi proprio da quel weekend da Kat, a guardare film d'amore e a ripensare a tutto ciò che ho avevo e che, per scelta, ho abbandonato per un anno.
Io ed Erin |
Domenica in chiesa una delle mie amiche aveva il bambino di Child Development. In America come sapete si possono scegliere i corsi da frequentare, che vanno sì da matematica alle lingue, ma includono anche cose assurde come ''Foods for life'', ''Know your car'', o appunto ''Child Development''.
Quella sera ci sono stati gli Oscar in tv, prima volta che li ho guardati in diretta e ho potuto ridere a tutte le battute di quel pazzo di Patrick Harris. Inutile dirvi quanto ho sognato di essere una delle attrici di Hollywood, con vestiti di Dior e Valentino che costano più di una casa, fotografi, attenzione del pubblico e mento alto e fiero.
Il resto della settimana è stata un po' la solita. I -20 gradi ogni santissimo giorno, qualche oretta in palestra, scuola e autobus, docce e cerbiatti.
Sabato io, Nika e Sara siamo andati al sud ad incontrare un'altra decina di exchange student per un mega raduno. Avremmo dovuto pattinare sul ghiaccio, ma il posto era chiuso, quindi siamo semplicemente andati a casa della coordinatrice a mangiare cookies e cioccolata e a giocare e monopoly con 1000 accenti diversi. Eravamo 12, da ogni parte del mondo, con 1000 storie da raccontare e diversi motivi per la nostra partenza. C'era una ragazza del Ghana che scappava dalla povertà, uno del Kirgistan che sperava di trovare nella sua host family l'affetto di una famiglia che non ha mai avuto, una ragazza dell'Azerbaijan già diplomata che voleva semplicemente un anno di avventure prima del college, uno Spagnolo che voleva migliorare la lingua e tanti altri con altrettanti sogni nel cassetto e il coraggio di lasciare casa a 16 anni e mettersi in gioco dall'altra parte del mondo. Da soli.
Cerbiatto fuori casa |
Domenica primo giorno di Marzo, il che significa SOLO 3 mesi a quando ritornerò a casa. Che poi ormai, la vera definizione di casa al momento mi è un po' confusa.
Anyway, sono passata in chiesa, e poi sono andata a lezione di latin hip hop con la mia host mum e con sara in palestra. Un po' di movimento tra un hamburger e l'altro non fa mai male.
Per il momento, respirone, cioccolata calda e un film che sto per guardare (The Theory of Everything) aiuteranno un altro po'. Poi domani è un altro giorno e ci si penserà.
Livia
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