sabato 11 aprile 2015

Giornata tipo

You'll never change your life until you change something you do daily. The secret of your success is found in your daily-routine.

Un paio di settimane fa ho avuto l'occasione di parlare con una futura exchange student, e tra varie chiacchiere mi ha mandato una lista di argomenti che a lei ad altri ragazzi piacerebbe leggere su questo blog. Uno di questi era il post sui ragazzi americani della settimana scorsa, e un altro è appunto la giornata tipo di un exchange student in america, di cui parlerò tra poco.

Mi fa sempre piacere quando mi scrivete e fate domande, quindi vi invito veramente a farlo più spesso! O qui sotto nei commenti, oppure su instagram (theperksofbeinglivia) o facebook (Livia Masci). Chiedete tutto quello che volete, toglietevi eventuali dubbi prima di partire, che tanto io facevo la stessa identica cosa l'anno scorso!

Un ultimo avviso prima del post: la settimana prossima vorrei scrivere un post Q&A, cioè question and answer. Vi invito quindi a commentare qui sotto tutte le domande che volete farmi e io risponderò a tutte in unico post!

Okay, ho finito con le premesse, besos


La tipica giornata di un exchange student in America è piuttosto simile, ma gli orari/le regole possono cambiare a seconda dello stato e della host family. Quello che state per leggere è quello che io personalmente vivo ogni giorno.


Buio, freddo, il piumone su fino al naso e la sveglia che inizia a suonare. Sono le 5.30, ed è un altro giorno qui in Minnesota. Il sole dorme, la mia host family anche. Sono l'unica che si deve alzare in punta di piedi, prepararsi la colazione e correre a prendere l'autobus alla fine della strada alle 6.30 puntuali.

L'autista dice il solito ''Good morning'' bisbigliato e spegne le luci per lasciarci dormire ancora un po'.  Io sono stanchissima. Alle 6.58 sono davanti al mio armadietto, appendo la giacca, prendo il mio libro e mi siedo per terra ad ascoltare la musica. In una decina di minuti arrivano le mie amiche, chiedo a Kat com'è stata la sua giornata di lavoro, a Sab se ha bisogno di aiuto con i compiti di tedesco e sorrido a Nika e Jack. Poi vado via a passo veloce, zaino in spalla diretta verso la classe di tedesco. In America, se entri 3 secondi dopo che è suonata la campanella, sei in ritardo.

Tedesco, matematica, macroeconomia, storia americana e poi si va a mensa. Sono le 10.55 ma ho una fame incredibile. Faccio la fila, scelgo cosa mangiare, mi prendo la mia zuppa e i miei crackers, le posate e il tovagliolo, e vado al solito tavolo. Ci sono Hannah, Sofia, Jack, Erika, Katrina, e la mia host sister ad aspettarmi. Ogni tanto qualcun altro si aggiunge e si siede con noi. Scambiamo due chiacchiere sulla nostra giornata e mangiamo veloci perchè tra 25 minuti dobbiamo riessere in classe.

Storia americana, letteratura inglese, fisica e un'altra giornata di scuola è finita. Corro al mio armadietto a prendere la giacca e fare lo zaino: ho solo 7 minuti prima che gli autobus partano. Controllo la mappa all'uscita, trovo il numero 34, salgo giusto in tempo e i motori si accendono. Saluto Erin, metto le cuffiette alle orecchie e di solito dormo un'altra mezz'ora.

Alle 2.30 sono a casa. Mi preparo una merenda, racconto della mia giornata alla mia host mum e controllo le notifiche sul cellulare e al computer. Quando mi viene voglia, di solito verso le 4, inizio a fare i compiti e normalmente nel giro di un'ora ho già finito. Quindi perdo tempo al computer, guardo un film o leggo un libro fino ad ora di cena. Qui si mangia prima, tutti gli orari sono scombussolati, quindi sono le 6.30 di pomeriggio e sono già a tavola. Il mio host dad è appena tornato dal lavoro, ci raccontiamo delle nostre giornate, facciamo due risate e ringraziamo per il cibo che Manel ci ha cucinato.

Aiuto a sparecchiare, carico la lavastoviglie e metto da parte gli avanzi, come ogni sera. Poi vado in camera e carico qualche video di blogilates su youtube. Non lo faccio tutti i giorni, ma almeno 3 giorni alla settimana da quando sono finiti ginnastica artistica e cheerleading, mi fa sentire bene fare qualche esercizio prima di andare a dormire. Non voglia atterrare a Fiumicino l'11 giugno ed essere una palle rotolante che nessuno mi riconosce.

Dopo la mia mezz'oretta di addominali e squats mi butto in doccia, rigorosamente bollente, e mi metto il timer perchè non voglio sprecare troppa acqua che devono pagare per me. Per le 9 sono in pigiama, tapparelle abbassate e cellulare in mano. Mando qualche messaggio di buonanotte, faccio un giro su instagram, controllo il meteo per domani e poi spengo la luce.

Domani è un altro giorno in America, un'altra routine, un'altra occasione per rivoluzionare tutto completamente.

Livia


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