giovedì 21 maggio 2015

Prom

I professori amici per una sera, il conto pagato per cortesia, il casino del ristorante, il vino innalzato al cielo nella preghiera ''Dio fa che non mi boccino'': si parla della cena dei cento giorni, italianata tipica.
Ma mentre a noi ci piace far casino, alzare la voce, brindare al futuro e saltare scuola il giorno dopo, gli Americani festeggiano l'ultimo ballo prima del diploma in grande stile.

Come dice il titolo di questo post, questo ultimo ballo Americano degli studenti dell'ultimo anno è il famoso Prom.
Ora, se la parola Prom non vi dice niente, sono sicura che lo avrete visto in almeno uno dei seguenti film (linkati i video delle scene):
  1. Twilight 
  2. Footloose
  3. Mean Girls
  4. Grease
  5. High School Musical
Sì, sto parlando proprio di quello. Il prom dai vestiti lunghissimi, i ragazzi in smoking, l'elezione del re e della regina, i balli lenti e i tacchi troppo alti, il sogno di ogni ragazza, una cosa che si vede solo nei film.

Ma io, essendo praticamente in un film da quando vivo qui, al prom ci sono andata.

Sabato mattina sveglia alle 8, maschera al bianco d'uovo con mia sorella e poi dritte al parrucchiere. Trovare appuntamento era stato difficile: tutti i parrucchieri della zona erano pieni con altre ragazze che si dovevano prepare per il ballo. Per fortuna a Maple Wood, soltanto 10 minuti da casa, c'era un hairstylist libera.

Finiti i capelli, già con tanta emozione, il mio host dad ci ha portate a casa dove ci aspettava Timur, l'exchange student che lavora come make-up artist. Ha fatto in 45 minuti un lavoro meraviglioso, ma non vi posto il prima e dopo perchè questi sono segreti che non si svelano, ciao.

Alle 2.30, vestito e tacchi messi, è arrivato Jaime alla porta. Jaime è un ragazzo spagnolo che mi ha invitata al prom, perchè al ballo si va sempre in coppia. E' venuto con un mazzo di rose rosse bellissime e mi ha aiutata a scendere le scale con il mio vestito lunghissimo, come nei film.


Ci siamo scambiati il boutonniere e il corsage, che sono i fiori sulla giacca del ragazzo e quelli sul polso della ragazza. Tradizione del prom americano è che il ragazzo li compra per lei, e la ragazza li compra per lui.

Dopo un paio di foto di me e Jaime fuori casa, siamo andati al parco di Roseville dove abbiamo incontrato il resto del nostro gruppo e il fotografo (padre di Kaisey) per fare lo shooting. Vedere tutti i miei amici in coppia, super eleganti, bellissimi e così americani è stato surreale.


Dopo due ore e passa di foto, con i genitori che facevano da paparazzi e il sole che non voleva uscire da dietro le nuvole, siamo andati a Minneapolis per la cena. 
Abbiamo mangiato in un piccolo ristorante italiano che si chiama Rinata e che devo dire, per essere in America, si è difeso piuttosto bene come qualità del cibo. Ho mangiato dei ravioli con la ricotta buonissimi e diviso un tiramisù che non sapeva di caffè con Katrina. 
Per la prima volta dopo tanto tempo ho riavuto a che fare con le mini porzioni da ristorante italiano, che qui in America se chiedi una porzione singola ti portano una quantità di cibo che manco dovessi sfamare una famiglia intera!

Alle 19 finalmente siamo andati al prom vero e proprio. Il locale era un hotel sul lago in centro a Minneapolis, Lake Calhoun Beach Club. 
C'era un terrazzino all'entrata dove arrivavano un sacco di limousine (perchè sì, molta gente al prom ci va in limousine) e 4 ometti in smoking che aprivano le porte. 


Nella sala vera e propria c'era una scalinata teatrale, su cui sono riuscita a non cadere (grazie Jaime per avermi tenuta stretta), dove un fotografo fotografava le coppie che scendevano. Molto da film.


Durante il ballo abbiamo ballo io e Jaime abbiamo ballato un po' di lenti, chiacchierato con gli amici sul terrazzo e spettegolato su coppie inusuali e vestiti orribili (perchè è la parte più divertente, ops). 
Verso le 10 le ragazze hanno cominciato a togliersi i tacchi, è arrivato il dj e ho visto un'onda di ragazze in abito da tappeto rosso ballare in pista come in una discoteca italiana. 

Il resto della serata è proseguita così. D'altronde i ragazzi sono sempre gli stessi ovunque nel mondo. 

Dopo il prom, ancora emozionatissima ed incredula, tutti quelli del mio gruppo (18 persone) siamo andati a casa di Sophia che ha una piscina al piano terra (ah, America, quanto mi mancheranno queste cose da miliardari). Abbiamo passato tutta la notte lì e verso le 4 siamo andati a ''dormire''. 

E beh, la mattina dopo è stata stranissima. Ho guardato il mio vestito e quello delle mie amiche appesi tutti in fila in camera di Sophia dalla notte prima, e mi sono chiesta se quel Sabato fosse stato un sogno o se fosse successo per davvero. 

Poi ho acceso il cellulare e i messaggi dall'Italia di tutte le mie amiche, del mio ragazzo e della mia famiglia, che avevano visto le prime foto, sono arrivati come un'ondata e mi hanno ricordato che questo non era solo un film. E' stata una bellissima realtà. 








0 commenti:

Posta un commento

.